Soldidarietà con Losurdo

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Red Shadow
view post Posted on 26/4/2009, 22:50




giovedì 23 aprile 2009
La lettera in sostegno di Domenico Losurdo che "Liberazione" ha rifiutato di pubblicare

Inviare le adesioni a: [email protected]

«E’ ancora troppo presto per dare un giudizio definitivo sulla Rivoluzione Francese»
(Zhou Enlai)

Il 10 aprile il quotidiano “Liberazione” pubblica una recensione critica di Guido Liguori sul libro di Domenico Losurdo Stalin. storia e critica di una leggenda nera (Carocci, Roma 2008). Nei giorni successivi appaiono sul quotidiano una lettera di 20 redattori e altri interventi contrari alla pubblicazione della recensione. Le motivazioni? Il solo parlare del libro di Losurdo, messo tout court sullo stesso piano dei negazionisti dell’Olocausto, significherebbe riabilitare Stalin, che non solo è stato un «dittatore feroce e brutale», protagonista di una «storia fatta [..] di mostri e orrori», ma è anche figura di fronte alla quale «non c'è interpretazione storica che tenga». Quindi, bando ad «inaccettabili riletture degli anni Trenta-Quaranta»: su Stalin e lo stalinismo «abbiamo dato molti anni fa risposte nette senza equivoci. Perché dunque tornarci sopra?». Perché in altre parole proseguire la ricerca storica?

Al centro di queste accuse c'è il «fatale (e letale) giustificazionismo» di Losurdo, imputato di praticare una forma di «storicismo assoluto» e di proporre una «deterministica concatenazione di cause ed effetti». E però all’autore del libro, al quale non si contestano tesi specifiche ma che viene attaccato per l’impostazione generale del suo lavoro di ricerca, è stato sino ad oggi negato lo spazio di una risposta e di un chiarimento.

Qual è il crimine di cui è imputato Domenico Losurdo? Quello di “storicizzare” il fenomeno dello stalinismo. Quello cioè di ritornare a lavorare sui documenti per analizzarli filologicamente e contestualizzarli nella totalità della storia mondiale dei popoli, delle classi, degli stati, piuttosto che limitarsi alla demonizzazione, alla rimozione e, in altre parole, a quella “storiografia dell’ineffabile” oggi così in voga.

Un quotidiano che voglia svolgere la funzione di educare al libero esercizio della critica, fondamentale per la crescita culturale e politica dei suoi lettori, non ha nulla da temere da interventi seri e ragionati, argomentati e documentati, sulla storia del movimento operaio del ‘900.
La memoria e la ricerca storica non si possono soffocare in nome di tabù, dogmi e verità che si ritengono accertate una volta per tutte. Abbiamo oggi il problema di comprendere la storia del movimento operaio e della tradizione rivoluzionaria nella sua genesi, nei suoi processi contraddittori, negli enormi problemi che si posero a quei ceti subalterni che per la prima volta si erano trovati di fronte al difficilissimo compito di divenire classe dirigente. E di studiare questa storia senza apologia acritica e senza anatemi, con grande libertà di ricerca e di pensiero.

Primi firmatari

Oscar Niemayer, architetto, Rio de JaneiroGianni Vattimo, filosofo, Università di Torino
Hans Heinz Holz, filosofo, Università di Groningen
José Barata Moura, filosofo, ex Rettore dell'Università di Lisbona
Tom Rockmore, filosofo, Duquesne University (USA)
Renato Guimarães, editore, Rio de Janeiro
Aymeric Monville, Editions Delga, Paris
Stefano G. Azzarà, Università di Urbino
Bassam Saleh’ – giornalista palestinese

Jürgen Harrer, Papyrossa Verlag, Köln

Marcos Del Roio - professore di Scienze Politiche,UNESP - Universidade Estadual Paulista

Alessandra Riccio – docente Università Orientale di Napoli – Condiretterice di LatinoAmerica Luigi Alberto Sanchi, Professore Associato CNRS, Parigi
Orestis Floros, Medico, Dipartimento di Neuroscienze, Istituto Karolinska, Stoccolma

Enzo Apicella - vignettista

Sergio Cararo – direttore di “Contropiano”

Luciano Vasapollo –economista – Docente Universtà “La Sapienza” Roma

Gianni Fresu – storico- Università di Cagliari

Ruggero Giacomini - storico

Manlio Dinucci – saggista – collaboratore de “ Il Manifesto”

Enzo Apicella, vignettista, Londra

Maurizio Belligoni, primario di psichiatria, criminologo, Ancona

Wilfredo Caimmi, partigiano, medaglia d'argento al valor militare nella lotta di Liberazione

Maria Rosa Calderoni, redazione di “Liberazione”
Andrea Catone, Centro Studi sulla transizione al socialismo, Bari

Vladimiro Giacché, saggista, Roma

Alessandro Hobel, storico del movimento operaio, Napoli

Federico Martino, Docente di Storia del Diritto, Università di Messina

Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia teoretica, Università degli Studi dell'Insubria

Domenico Moro, economista

Guido Oldrini, docente di Filosofia, Università di Bologna

Nico Perrone, docente di Storia dell'America, Università di Bari

Salvatore Tinè , storico del movimento operaio - Catania

Delfina Tromboni, femminista, storica del movimento delle donne, Ferrara

Luciano Vasapollo, economista, Università "La Sapienza", Roma

Stellina Vecchio Vaia, deputata Prima Legislatura della Repubblica, partigiana, Milano

Mario Vegetti, docente di Filosofia, Università di Pavia

Sergio Ricaldone - Partigiano, Consiglio Mondiale per la pace
 
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Lavrentij
view post Posted on 27/4/2009, 10:09




aderisco
 
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Red Shadow
view post Posted on 27/4/2009, 10:24




CITAZIONE (Lavrentij @ 27/4/2009, 11:09)
aderisco

sarebbe importante aderire come forum, così ci si fa un po' di pubblictà. Io gli ho telefonato giorni adietro. raccogliamo le firme qui e aderiamo.
 
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stalinlover
view post Posted on 27/4/2009, 11:20




ottima idea
 
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Red Shadow
view post Posted on 27/4/2009, 11:37




Quindi nome e cognome, città evntuale professione
Comincio da me:
Gianni Cadoppi, Cavriago (RE)
 
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Lavrentij
view post Posted on 27/4/2009, 11:43




ho inviato anche questo intervento (sia a Losurdo che a Liberazione)

Invio l'adesione in sostegno della lettera del Professor Domenico Losurdo non pubblicata su Liberazione non essendo d'accordo sulla scelta di penalizzare l'autore del libro a fronte del dibattito apparso sul giornale. Trovo abbastanza ridicolo che una giornalista come Angela Nocioni - che in passato ha utilizzato Liberazione per spiegarci che Cuba soffre non tanto per il blocco a cui è barbaramente costretta da cinquant'anni quanto per la mancanza di "liberà di stampa" - ponga la questione di poter o meno censurare qualcuno.
Ritengo inoltre legata a logiche personali e di carriera, la battaglia dogmatica, settaria e strumentale che una parte della redazione ha intrapreso nei confronti della scelta di avviare un dibattito sul libro. Penso sia da legare a loro la responsabilità della mancata pubblicazione dell'intervento del Professor Losurdo; in una fase in cui il partito sta cercando di rimettersi in piedi rispetto agli errori della precedente gestione, il clima deleterio che i loro interventi hanno creato sarebbe stato dannoso e strumentalizzabile da chi sta facendo di tutto per cancellare la presenza organizzata dei comunisti all'interno dalla vita politica del nostro paese. A differenza di quel gruppo di giornalisti, ho letto il libro e ritengo che avrebbe meritato un tipo di confronto diverso perchè ha il merito di offrire uno spunto di riflessione sull'utilizzo politico della storia da parte del regime capitalista occidentale e sulle modalità con cui questa strumentalizzazione viene operata. Finchè a sinistra non saremo in grado di uscire dalla logica di subalternità culturale al modello di sviluppo economico e politico a cui ci contrapponiamo, continueremo a coltivare i nostri errori e dei nostri fallimenti. Finchè ci saranno leggende nere produrremo analisi distorte della realtà.


CITAZIONE (Red Shadow @ 27/4/2009, 12:37)
Quindi nome e cognome, città evntuale professione
Comincio da me:
Gianni Cadoppi, Cavriago (RE)

io metterei proprio l'adesione collettiva del forum, tanto sostanzialmente siamo tutti d'accordo (eviterei per motivi di privacy che tutti gli utenti debban mettere nomi etc)

si manda una mail con nome e indirizzo del forum e amen

vedo di aprire un sondaggio con 4-5 ore di limite e poi mandiamo l'adesione
 
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EL_ROJO
view post Posted on 27/4/2009, 13:50




Favorevole.



Partirei dal testo di Lav (ottimo secondo me):

CITAZIONE
Invio l'adesione in sostegno della lettera del Professor Domenico Losurdo non pubblicata su Liberazione non essendo d'accordo sulla scelta di penalizzare l'autore del libro a fronte del dibattito apparso sul giornale. Trovo abbastanza ridicolo che una giornalista come Angela Nocioni - che in passato ha utilizzato Liberazione per spiegarci che Cuba soffre non tanto per il blocco a cui è barbaramente costretta da cinquant'anni quanto per la mancanza di "liberà di stampa" - ponga la questione di poter o meno censurare qualcuno.
Ritengo inoltre legata a logiche personali e di carriera, la battaglia dogmatica, settaria e strumentale che una parte della redazione ha intrapreso nei confronti della scelta di avviare un dibattito sul libro. Penso sia da legare a loro la responsabilità della mancata pubblicazione dell'intervento del Professor Losurdo; in una fase in cui il partito sta cercando di rimettersi in piedi rispetto agli errori della precedente gestione, il clima deleterio che i loro interventi hanno creato sarebbe stato dannoso e strumentalizzabile da chi sta facendo di tutto per cancellare la presenza organizzata dei comunisti all'interno dalla vita politica del nostro paese. A differenza di quel gruppo di giornalisti, ho letto il libro e ritengo che avrebbe meritato un tipo di confronto diverso perchè ha il merito di offrire uno spunto di riflessione sull'utilizzo politico della storia da parte del regime capitalista occidentale e sulle modalità con cui questa strumentalizzazione viene operata. Finchè a sinistra non saremo in grado di uscire dalla logica di subalternità culturale al modello di sviluppo economico e politico a cui ci contrapponiamo, continueremo a coltivare i nostri errori e dei nostri fallimenti. Finchè ci saranno leggende nere produrremo analisi distorte della realtà.

 
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6 replies since 26/4/2009, 22:50   550 views
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