Yugoslavia e Autogestione, Principali differenze col modello sovietico

Gentile professor Losurdo,

Sarei curioso di avere qualche informazione, anche per sommi capi, circa la struttura del sistema di autogestione economica yugoslavo, le sue principali differenze col modello di pianificazione centralizzata sovietico e quali critiche vennero mosse a Tito, e al suo "economista di fiducia" Kardelj, da parte dell'URSS riguardo la realizzazione di questo esperimento economico.

Ringraziandola in anticipo per la cortesia,

Manfredi Mangano

Non conosco bene l’autogestione, ma ritengo che essa rientra a pieno titolo nel «processo di apprendimento» nella costruzione del socialismo di cui parlo nel mio libro Fuga dalla storia. Ritengo comunque che a determinare il conflitto tra l’Urss di Stalin e la Jugoslavia di Tito non è stato il dilemma «pianificazione centralizzata»/«autogestione». Uscito vittorioso e con un’autocoscienza orgogliosa e enfatica da una grande lotta di liberazione nazionale, Tito aspirava a costruire una Federazione balcanica a guida jugoslava: un progetto che, mentre scoppia la guerra fredda, appariva assai pericoloso a Stalin, che voleva unificare il campo socialista sotto la direzione centralizzata dell’Urss e che dall’epica vittoria conseguita nel corso della seconda guerra mondiale aveva ricavato un’autocoscienza certo non meno orgogliosa e enfatica di quella di Tito.