praga 68

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Masherov
view post Posted on 13/5/2009, 13:23




Stimato Compagno Losurdo,

da diverso tempo mi imbatto in dichiarazioni di rispettabili comunisti, che sottlineano che Praga nel 68 fu in raltà un autentico tentativo di rinnovamento del socialismo, a differenza degli eventi di Bdapest nel 1956 (controrivoluzione palese).
Qual'e' la sua opinione?
approfondire questo aspetto, potrebbe giovare al rinnovamento nella continuita' del pensiero socialista e anticapitalista in generale, oppure si ridurrebbe ad una semplice e inutile disquisizione accademica?

grazie.
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:06




Al di là delle intenzioni dei protagonisti della «primavera di Praga», le riforme di mercato (che rispondevano ad un’esigenza reale) minacciavano di spingere la Cecoslovacchia al di fuori della «Monroe sovietica» affermatasi a conclusione della seconda guerra mondiale. A differenza della Monroe americana, quella sovietica vedeva il paese egemone con un’economia meno sviluppata di quella di alcuni dei paesi egemonizzati (Cecoslovacchia e Repubblica Democratica Tedesca). Lo sviluppo multilaterale del commercio estero cecoslovacco avrebbe visto l’influenza tedesca (e occidentale) rimpiazzare quella sovietica. A questa sfida oggettiva la dirigenza di Breznev ha saputo dare soltanto un’ottusa risposta imperiale, con risultati catastrofici per l’intero «campo socialista».
 
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Mattia.99
view post Posted on 19/5/2009, 20:27




scusate se mi riallaccio alla risposta del professore, ma non avevo postato nessuna domanda dato che mi riconoscevo in questa di masherov.

vorrei chiederle,
se breznev non avesse assunto questa linea politica "imperiale", ma al contrario avesse dato vita ad una riforma, soprattutto sul piano politico, della gestione del potere e della partecipazione del "popolo" cecoslovacco, e se, in Italia, il Partito Comunista avesse appoggiato i movimenti intercorsi fra il '68 e il '77, secondo lei quale scenario ci saremmo trovati a vivere?
Per quanto la storia non si faccia con i se, troverei la risposta molto interessante, soprattutto per il futuro.

grazie.

Edited by Mattia.99 - 19/5/2009, 21:54
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 21:09




Ripeto che la risposta di Breznev è stata ottusa, imperiale e catastrofica per il campo socialista. Ma stiamo attenti a non trasfigurare i movimenti che vanno dal ‘68 al ‘77. Che ne è dei loro eredi? Anche di questo movimenti dobbiamo tracciare un bilancio critico. Hanno saputo portare avanti il «processo di apprendimento» relativo alla costruzione della società post-capitalista oppure spesso si sono rifugiati nell’utopia? Alcuni di questi eredi dall’utopia sono poi passati all’esaltazione acritica del sistema capitalistico e imperialistico vigente.

 
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3 replies since 13/5/2009, 13:23   403 views
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