Una riflessione sulla cultura politica

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Lavrentij
view post Posted on 13/5/2009, 16:20




Benvenuto nel nostro forum.

La natura di partito-contenitore e gli stravolgimenti "innovativi" degli ultimi anni hanno devastato culturalmente le sezioni e lasciato i militanti senza un preciso indirizzo politico.

Pensa sia possibile recuperare un modello formativo che sia in grado ricollegare il vertice dell'organizzazione alla base? Dieci e passa anni di conduzione ondeggiante tra il riformismo e il velleitarismo possono essere rimossi o dovremo subire ulteriori sussulti liquidatori?
Come sarà superata la stasi del partito-contenitore (che segna i limiti dal 1991 ad oggi) in funzione della creazione di un partito dotato di una cultura politica interna omogenea o perlomeno egemone?

In attesa di tempi migliori, si sentirebbe di suggerire una decina di testi per indirizzare i giovani ad una chiave di lettura marxista-leninista della realtà e nel contempo non residuale?

Grazie mille per l'attenzione.

Edited by Lavrentij - 13/5/2009, 18:52
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:00




Sono convinto della permanente validità di quella che oggi si chiama la forma-partito: inserirò nel mio blog un saggetto che a suo tempo ho scritto per il centesimo anniversario del Che fare? di Lenin.
La biblioteca ideale marxista-leninista ogni lettore è chiamato a costruirsela da sé, tenendo conto anche del campo di indagine da lui privilegiato. Dalla lettura dei miei libri può emergere quali sono i testi che io ritengo più significativi.
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:22




E’ da tener presente che, prima ancora dei partiti comunisti, già i partiti socialisti della Seconda Internazionale sono stati il bersaglio costante della polemica borghese. Nell’Ideologia tedesca Marx e Engels chiariscono che il potere della classe dominante si fonda sul monopolio della «produzione spirituale», e ben si comprende che la borghesia non ami partiti che si propongono per l’appunto di spezzare questo monopolio e di creare un contropotere già a livello spirituale e ideologico. Senza accorgersene, nel rifiutare la forma-partito, una certa sinistra ha finito con l’introiettare le posizioni della borghesia
 
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2 replies since 13/5/2009, 16:20   227 views
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