PRC-Enna |
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| Caro compagno Losurdo, Parto da una banale esperienza personale, mi è capitato andando in Estonia, Lettonia e Lituania per vacanza di parlare un po' con la guida locale che ci accompagnava, nel descrivere il periodo sovietico e i suoi aspetti negativi non ha nemmeno citato en passant le "libere elezioni" o questioni di repressione della religiosità o del dissenso, bensì la mancanza di beni di consumo e le lunghe attese per avere un’automobile. Personalmente ho individuato in questa presunta (a volte veritiera) mancanza di beni di consumo uno dei motivi di maggiore disaffezione da parte della popolazione verso il sistema sociale sovietico e l’inseguimento nella produzione industriale volto a colmare quella mancanza uno dei motivi di dissesto economico dell’URSS (lessi ad esempio nel libro “Commercio ed industria leggera nell’URSS”, Edizioni di Cultura Sociale, 1954, continui inseguimenti oltre che al volume - cosa nel 1954 legittima - al modello di consumo capitalistico. Quanto può essere corretta questa analisi? Quali altri elementi andrebbero inseriti?
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