Prospettive rivoluzionarie del XXI secolo

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lisergic
view post Posted on 15/5/2009, 08:00




Benvenuto nel nostro forum, professore. Le premetto che il suo lavoro e le sue ricerche hanno tutta la mia stima e il mio sostegno, ma proprio perché l'apprezzo grandemente, vorrei provare a pormi nei suoi confronti in maniera opposta rispetto a quella che dovrebbe essere la posizione di un suo sostenitore. In particolare, sotto quest'ottica, vorrei, molto rispettosamente, muoverle delle critiche a proposito del suo saggio "Prospettive rivoluzionarie del XXI secolo".

Il suo discorso sull'"imperialismo dei diritti umani" lo condivido in toto, ma proprio perché le ho premesso che vorrei provare a leggere le sue parole da un punto di vista, in un certo senso, a lei "avverso", le faccio l'obiezione che adesso andrò brevemente ad enunciare.

Lei dice che gli USA non possono ergersi a paladini della giustizia perché sia al loro interno che al loro esterno compiono diverse nefandezze in merito al diritto canonicamente inteso. Così facendo però, si potrebbe ribattere che lei non fa altro che comparare, a proposito del rispetto dei diritti umani, quanto succede nelle esperienze resistenti/antimperialiste, con quanto avviene negli stati occidentali e in particolare negli Stati Uniti.

Personalmente la cosa non mi sconvolge, anche perché sono fermamente convinto che la logica occidentale dell'umanitaresimo altro non sia che un pretesto giustificatorio per continuare ad esercitare lo sfruttamento da parte imperialista. Ma come ci si difende dagli attacchi del pensiero dei vari liberal-moderati moderni che (anche sagacamente...) tendono a propinare la logica dell'equidistanza ("ne con i guerrafondai alla Bush ne con la resistenza terroristica mediorientale") e che oggi sono ancor più favoriti in questa tattica, dalla presenza alla Casa Bianca di un presidente mediaticamente perfetto per il loro scopo?

E a questo proposito, come si può tradurre in "prospettive rivoluzionarie" l'appoggio, che lei auspica, dei partiti comunisti occidentali alle resistenze antimperialiste?

La ringrazio in anticipo per le sue risposte.

 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 19:57




La mia visione dei diritti umani rompe con la visione del «marxismo» volgare, che tende a considerare tali diritti come meramente «formali» e quindi privi di reale importanza. E invece no, i diritti vanno presi sul serio. Occorre però fare due osservazioni:

Il catalogo dei diritti umani va ristabilito nel suo intero. Non c’è solo il diritto alla libertà di espressione e di associazione. Ci sono anche il diritto alla vita di ogni individuo e il diritto di ogni popolo a vedersi riconosciute l’indipendenza e la dignità nazionale. Se teniamo presente ,ciò ecco che il quadro cambia totalmente rispetto all’ideologia dominante: paesi come la Cina e Cuba, che sono il bersaglio privilegiato dell’imperialismo dei diritti umani, hanno invece l’enorme merito storico di aver strappato alla miseria più nera e persino alla morte per inedia grandi masse di uomini, conferendo loro anche l’autostima calpestata dall’imperialismo (si pensi a Cuba ridotta a bordello della razza dei signori e al popolo cinese umiliato col cartello famigerato: «Vietato l’ingresso ai cani e ai cinesi»!).

2. In circostanze storiche determinate il godimento di certi diritti può risultare il contrasto col godimento di altri diritti. Per fare un esempio: negli Usa la schiavitù nera è stata abolita in seguito alla guerra di Secessione e all’imposizione di una dittatura militare che cancellava il diritto all’autogoverno degli Stati del Sud; allorché questa dittatura militare è stata soppressa grazie all’accordo tra bianchi del Nord e bianchi del Sud, i neri sono stati di nuovo sottoposti ad una condizione simile alla schiavitù.
In conclusione: se anche va riconosciuta la priorità del diritto alla vita, tutti i diritti umani sono essenziali (e a tale proposito occorre rompere una volta per sempre col «marxismo» volgare, che ha lungo ostacolato lo sviluppo di uno Stato socialista di diritto). Ma ciò non significa che è possibile realizzarli tutti e contemporaneamente in ogni situazione. A rendere spesso impossibile tutto ciò è proprio l’imperialismo che si erge a campione dei diritti umani: questo è l’imperialismo dei diritti umani!

 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:20




Alla luce di quanto ho scritto prima il terzaforzismo risulta incettabile. Possiamo ben criticare gli errori, i ritardi, le contraddizioni dei paesi impegnati nella costruzione di una società post-capitalistica e nel conseguimento dell’indipendenza nazionale anche sul piano economico; ma metterli sullo stesso piano dell’imperialismo, che persegue un disegno organico di sfruttamento e di oppressione, è privo di qualsiasi giustificazione sia sul piano logico che morale.

 
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2 replies since 15/5/2009, 08:00   255 views
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