Stalin e l'Occidente

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pietro.a
view post Posted on 16/5/2009, 13:31




La figura "umana" di Stalin,vista dall'Occidente come l'emblema tipico del criminale negativo - per il momento paragonato al dittatore sanguinario tedesco (da dimenticare prima o poi in quanto espressione della cattiva coscienza del mondo capitalistico-finanziario) - è stata vista positivamente dal generale francese De Gaulle, il quale definì il georgiano un grande capo di Stato se paragonato ai suoi successori considerati semplici funzionari di partito (il dittatore sovietico diede una mano al generale francese mettendo fuori gioco l'inconcludente "gauche" francese). Nel 1989 i semplici funzionari di partito hanno deciso di porre termine al più grande cambiamento mai prima verificatosi nella storia umana (oceani di sangue la caratterizzano nel suo percorso finalizzato a imporre con forza la legge naturale voluta dal Dio ebraico-cristiano-islamico e dal suo sostituto dio Denaro).
Se si dovesse fare un confronto con alcune figure storiche del XX sec. - Stalin, Hitler, Gorbaciov, Eltsin - non sembra azzardato separare Stalin dagli altri tre, considerando Gorbaciov (forse influenzato dai funesti pensieri della moglie) come responsabile di una politica le cui conseguenze, immediate e spaventose, avrebbero riguardato gli assetti territoriali e ideologici dell'Europa, e rimesso in discussione i diritti ottenuti con dure lotte dai lavoratori dopo la seconda guerra mondiale. Due domande:
Perchè tutta la sinistra (a parte Cina e Cuba...) ha mosso mari e monti per distruggere, tramite l'immagine malefica del successore di Lenin, la parte migliore presente nel pensiero marxista-leninista?
Perchè rimuovere in modo così vergognoso 150 anni di pensiero e di lotte per la conquista di diritti umani e civili considerati ipocritamente inalienabili?

Edited by pietro.a - 17/5/2009, 08:25
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 19:55




Allorché Kruscev nel 1956 elaborò quell’insieme di invenzioni e falsificazioni che è il cosiddetto Rapporto segreto, egli pensava solo a sbarazzarsi dei suoi oppositori nell’ambito del PCUS e del movimento comunista internazionale. In quel momento la causa del socialismo era o sembrava così forte nel mondo, che Kruscev non immaginava le conseguenze catastrofiche del suo discorso e del suo atteggiamento. Disgraziatamente, il «bilancio» del XX congresso per un verso è stato sfruttato scientificamente dalla Cia, per un altro verso in Occidente è stato accolto in modo acritico da molti comunisti, i quali così si risparmiavano la fatica di riflettere su un capitolo particolarmente complicato della loro storia e speravano di diventare più «credibili» dinanzi all’ideologia dominante. In realtà, alla criminalizzazione di Stalin ha fatto seguito quella di Lenin, Mao, di Tito ecc., ha fatto seguito cioè la criminalizzazione del movimento comunista nel suo complesso. E’ per reagire a questa tendenza che ho scritto il mio libro.
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:19




Che dire di Gorbaciov? Una cosa è certa: negli ultimi si è vantato di aver voluto contribuire in modo cosciente alla liquidazione del socialismo nell’Est europeo. E’ probabile che un ruolo analogo egli volesse svolgere in Cina al momento delle manifestazioni in piazza Tienanmen.
 
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2 replies since 16/5/2009, 13:31   356 views
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