L'egemonia culturale comunista nella società italiana/ Gli eventi di Piazza Tienanmen del 1989

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Soso.
view post Posted on 17/5/2009, 14:27




Caro professor Losurdo, intanto la ringrazio per la sua gradita partecipazione a questo forum ed anche per il suo lavoro che mi ha aiutato molto nella mia formazione culturale.

Si parla ancora oggi molto, in un modo o nell'altro, dell'egemonia culturale che ebbe il PCI nella società italiana del secondo dopoguerra. Rievocata di volta in volta dalla destra berlusconiana come una specie di presa armi alla mano dei luoghi della cultura e dell'istruzione, dal dissidentismo di sinistra e dai socialisti come una forma di pressione burocratica e cosi via rievocando fantasmi.
A parte queste fantasiose rievocazioni di parte anticomunista però, in tempi di egemonia culturale del "neo-liberalismo", sembra non essercene più rimasta traccia nella società. Dobbiamo allora pensare che quell'egemonia culturale sia stata sopravalutata e non era presente così a fondo nella società italiana e forse non era propriamente un’egemonia, oppure è possibile trovarne ancora degli elementi, magari sottotraccia o scomposti, a cui magari riallacciarsi?
 
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Soso.
view post Posted on 19/5/2009, 15:42




Passo ora alla mia seconda domanda.

Nel maggio-giugno del 1989 avvenivano i fatti di piazza Tienanmen in Cina. L'apparato massmediatico ha iniziato a celebrare il ventesimo "anniversario", secondo l'efficace metodo, approntato da qualche anno, di cadenzare le campagne storiografiche anticomuniste calendario alla mano (2005 anniversario della morte del "mostro" Lenin, 2006 Budapest). Apripista come sempre in Italia il TG2, mentre il "caso" editoriale sarà il libro di memorie postume di Zhao Ziyang "prigioniero dello Stato".
Ovviamente per noi in Italia sentire l'altra campana è quasi impossibile, anche se negli ultimi anni con internet è possibile recepire qualche informazione. I rapporti di forza dicono che la voce televisiva è innalzata a verità assoluta e inquadrante, basti pensare che quei fatti vengono richiamati alla memoria semplicemente utilizzando il nome-simbolo del luogo, piazza Tienanmen, luogo in realtà dai significati molteplici per la storia cinese.

Qual'è la sua idea sui fatti di piazza Tienanmen? Ci può consigliare qualche fonte su quegli eventi? (Il libro di Zhao può essere una fonte comunque valida?)
Come possiamo noi affrontare queste ondate massmediatiche "calendario alla mano"?

Grazie per le risposte.

Soso.
 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 20:17




Riprendo la risposta fornita ad una precedente domanda: la pesante sconfitta subita dal movimento marxista e comunista non poteva non riflettersi anche in Italia. Le tracce che ancora restano di una grande stagione teorica e politica sono modeste. A partire di qui possiamo ben fare una riflessione critica sulla storia del PCI; ma altrettanto utile sarebbe una riflessione critica sul ‘68 e soprattutto prioritaria risulta una riflessione autocritica sulla storia del PRC e del suo gruppo dirigente.

 
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domenicolosurdo
view post Posted on 19/5/2009, 21:09




E’ giusto richiamare l’attenzione sulla politica degli anniversari: perché ricordare il ventesimo di piazza Tienanmen e non il ventesimo dell’invasione americana di Panama, con bombardamenti notturni, non preceduti da dichiarazione di guerra, che hanno colpito i quartieri più poveri e hanno provocato più morti che a Pechino (in rapporto alla popolazione un numero di morti infinitamente più elevato)?
Su Tienanmen pubblicherò presto un intervento sul mio blog: si vedrà che era tutt’altro che una rivolta pacifica e si vedrà anche il ruolo dell’imperialismo (qualcosa ho già scritto a tale proposito in Fuga dalla storia).
Non ho ancora letto il libro di Zhao Ziyang, ma ho l’impressione che esso sia ispirato soprattutto dal risentimento. Ho letto recentemente su un libro americano che Zhao Ziyang era il dirigente cinese più legato agli Usa.

 
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3 replies since 17/5/2009, 14:27   427 views
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